Mi sono sempre chiesto se la presenza o meno di un santino o di un qualsiasi simbolo religioso nei pressi di una persona/cosa possa influenzarne le sue proprietà.
Mi spiego: un malato che tiene un santino sotto il cuscino, guarirà prima?
Una persona al volante di un auto con un rosario appeso allo specchietto retrovisore, farà meno incidenti e comunque mai mortali? Non troverà mai traffico?
Di contro un ateo avrà più probabilità di morire per un raffreddore? Farà di sicuro un incidente mortale nonostante la presenza costante di traffico, anche nella via sotto casa?
Un bambino che cade nella tromba delle scale sulle cui pareti sono appesi un crocifisso e un immagine di Padre Pio, ha la fortuna di non morire, mentre un bambino figlio di atei, in un condominio di atei, morirà sicuramente?
Prendiamo in esame l'ultimo caso.
Ciò ci porta a riconsiderare le leggi della fisica.
Per quanto riguarda le leggi della fisica esse soffrono di una grave carenza: dovrebbero considerare il parametro "fede" F proporzionale alla fede del soggetto che muove il punto materiale o l'oggetto il cui moto è preso in considerazione, esso deve inoltre essere elevato alla potenza del numero di oggetti religiosi presenti nei paraggi (n) + 1.
Insomma, per il moto uniforme di un corpo su una traiettoria rettilinea otterremmo questa legge: s= s0 + (vt)F^(n + 1)
dove s0 (esse zero) è il punto di partenza,
v è la velocità
t il tempo
f e n sono adimensionali (ovvero sono numeri puri) e sono delle costanti che dipendono dal soggetto e/o dall'oggetto in questione, essendo costanti rimangono tali nelle derivazioni e nelle integrazioni della legge (ovvero per trovare la velocità e l'accelerazione del corpo in caso di altri moti, e addirittura l'oscillazione nel caso di pendoli, soprattutto se rosari).
Nello studio delle energie cinetiche e potenziali si otterrà un valore di energia meccanica (energia cinetica + energia potenziale) tale da essere proprio quello voluto da credenti, e totalmente diverso da quello ricercato da atei e tutti i senza dio e mangiapreti in genere, soprattutto se studenti di ingegneria chimica. Il modo in cui ciò sia possibile resta a me ignoto e solo Lui (no.. non quello che pensate voi... no.. neanche l'altro.. no.. neanche Chuck.. allora chi??.. a me lo chiedete?) lo sa.
lunedì, gennaio 21, 2008
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10 commenti:
una notizia di qualche mese fa riportava il fatto di una donna che mentre si recava alla santa messa fu colpita e uccisa da un pesantissimo crocefisso...
la vera soluzione tra atei e antigalileiani? difendere la laicità dello stato.
ma posso chiedere cosa significherebbe questo commento? per fortuna che c'è chi ha la soluzione a questo dilemma: difendere la laicità dello stato. perchè cos'è ora? uno stato confessionale? hai letto il discorso del papa? anche solo le ultime 3frasi se non hai tempo da dedicargli. invece, per quanto riguarda te, mr. tatranky, le tue provocazioni a sfondo ateizzante sono anche divertenti. però la risposta è no, non dipende dal fatto di avere il santino, il crocefisso, il rosario o l'immaginetta di padre pio l'essere esentati da tragedie o quant'altro. lo sai perfettamente. esattamente come qualche post fa sapevi che non è accendendosi un cero che si risolvono i problemi della propria vita. però sono oggetti che nella loro apparente inutilità ricordano a chi crede durante la giornata quella presenza in cui noi speriamo. poi per favore non scambiare alcuni atti di ignoranza o superstizione con la fede, perchè con questa non hanno NULLA a che vedere. assumono lo stesso valore del cornino appeso sullo specchietto retrovisore. il crocifisso e il rosario sono però simboli della nostra religione. lascia che chi ci crede li veneri, sperando che si evitino i soliti atti di bigottismo che non portano a nulla. ah, sono sempre io l'anonimo degli altri commenti. buona giornata.
sì, siamo in uno stato confessionale se ancora non te ne sei accorto/a caro anonimo! non credo che tu abbia ben capito a quale dilemma mi riferissi...
perchè mi consigli di leggere il discorso del papa (ammesso che io non lo abbia già fatto...)? c'è forse un motivo particolare per cui Ratzy dovrebbe essere preso in considerazione più del solito?
mai sentito la frase del deista voltaire: "non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo"?
da quando siamo uno stato confessionale, spiegami un po'. io non lo sapevo davvero.
e da quando non c'è libertà di parola in italia, anche questo non lo sapevo davvero! esattamente come si prendono in considerazione tutti e anche chi non si meriterebbe un briciolo di questa considerazione che viene concessa, prendila così. lo si ascolta come autorità spirituale (sempre che ammetti di avere una spiritualità, magari hai solo un corpo) o semplicemente come autorità senza aggettivi.
la frase corretta è: "combatterò perchè tu possa sempre dire il contrario di quello che penso".
e ti ricordo inoltre che il deista da te citato non era ateo...
no, in Italia non c'è libertà di parola, di stampa e (pochissima) di pensiero. quanti anni hai per non accorgerti di tutto questo? 2?
nonostante sia evidente e sotto gli occhi di tutti l'ingerenza cattolica nella politica italiana non ho mai detto di sostenere le posizioni di chi non lo voleva alla Sapienza. anzi, avrei preferito non fosse considerato come vittima della situazione! B16 ora sì che è un vero eroe! si è battuto con tenacia contro 4 studenti satanisticomunisti! : )))
ah , a proposito: magnifico discorso quello di B16, summa delle sue anacronistiche posizioni neomedievali! ti assicuro, è un vero spasso confutarlo a ogni riga, soprattutto per chi studia filosofia...
Ammazzate la Chiara:-) Ma che arietta tempestosa che c'è qui. Bene:)
Io la butterei su un altro fronte. Il caso di Benedetto XVI è ancora una volta un caso di informazione mal fatta.
1- come mai la lettera dei magnifici 67 (:-)) era di due mesi precedente alla polemica televisiva e cartacea?
2- chi ha "impedito" al Papa di presenziare? Una lettera nella quale si diceva che non era coerente la sua presenza? O un collettivo studentesco? Potevano esserci delle condizioni poco armoniose, o una situazione di scontro dialogico, ma nessunoi ha impedito al papa di andare.
L'informazione dovrebbe stare un po' attenta alle parole. Altrimenti si creano eroi ( da una parte e dall'altra) assolutamente senza motivo.
Tra parentesi: io avrei tanto apprezzato che Benedetto XVI andasse lo stesso, oppure, se temeva disordini organizzasse una video conferenza ( i mezzi credo che li abbia) per testimoniare il suo impegno al dialogo. Un dialogo che fatto davanti al "proprio pubblico"osannato e festeggiato, non ha molto del "confronto".
Ah. Ultima cosa. Tutti temevano manifestazioni violente. Se veramente qualcuno avesse voluto far del male al papa o creare contestazioni, come mai non lo ha fatto durante l'Angelus?
Che i "comunisti" non siano poi così cattivi? mah.
Pardon la prolissità:-)
Fede
Lo sai che non sei mai prolissa... :)
comunque...(scusa se non rispondo attraverso un altro post come per gli altri, ma ho già occupato abbastanza spazio in merito)
"- chi ha "impedito" al Papa di presenziare? Una lettera nella quale si diceva che non era coerente la sua presenza? O un collettivo studentesco? Potevano esserci delle condizioni poco armoniose, o una situazione di scontro dialogico, ma nessunoi ha impedito al papa di andare."
Io direi... (senza voler offendere nessuno dei presenti...) i giornalisti...è sempre colpa loro... u.u
Inoltre il papa dovrebbe saperlo che anche p.zza san pietro è pericolosa... basta ricordarsi di un certo alì...
Ciao mostro.
Io direi invece che il Papa non credo abbia mai tenuto nemmeno in minima considerazione i giornalisti. Comunque è vero che il caso è stato scatenato da loro. Io non sono qui a difenderli. Basta dare un' occhiata al mio giardinetto virtuale:-)
Ma non si può nemmeno generalizzare. Ci sono molti giornalisti che il loro lavoro lo fanno davvero bene.
Consiglio a tutti di leggere "Il cinico non è adatto a questo mestiere" di un certo Ryszard Kapuscinski.
Nun famo 'a curva sudde
S? Guarda che io so chi sei... attento, perchè noi della curva semo pericolosii!:-)
F
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