Non trovando il corriere, copincollo un pezzo di una intervista da un altro sito (che a sua volta trae l'intervista da Avvenire)
Nelle 477 pagine del libro ci sono molti temi: ne vorrei citare uno che mi sembra emblematico. Lei spiega che la frase «il sonno della ragione produce mostri» è frutto di un’interpretazione sbagliata. Perché?(il libro a cui si riferisce è Emporio Cattolico, SugarCo, 2006)
C’è un equivoco volontario. Nella famosa incisione di Goya, in cui si vede un intellettuale che dorme, è scritto «El sueño de la razón produce monstruos». Ma la parola «sueño», in spagnolo significa sia «sogno», sia «sonno». Qui si tratta proprio del sogno. Non è un’esaltazione della razionalità opposta alla fede. Al contrario, è una critica ai razionalisti: il sogno della ragione, cioè la sua esaltazione da parte di comunisti, marxisti, liberali, produce utopie che quando sono messe in pratica, invece di creare il paradiso in terra, scatenano l’inferno. L’utopia razionalista produce mostri, questo voleva dire Goya.
L'unica risposta che posso dare a Messori viene dallo stesso Goya:
La fantasía abandonada de la razón produce monstruos imposibles: unida con ella es madre de las artes y origen de las maravillas.(La fantasia priva della ragione produce impossibili mostri: assieme a lei è madre delle arti e origine di meraviglie. )
Questa è una frase tratta da un "manoscritto conservato al museo del Prado. Testo originale in Helman, op. cit., p.221", recita Wikipedia
La fantasia PRIVA della ragione, caro Messori, non "la sola ragione"!
Basta come risposta?
2 commenti:
aggiungerei: posto che si possa pure interpretare come "il sogno della ragione genera mostri" (anche se sicuramente Goya non la intendeva così), cosa dimostrerebbe che il sogno della ragione sia identificabile con "l'utopia razionalista?" Cioé chi l'ha detto a Messori che, quando sogna, la ragione sogna "la sua esaltazione"?
La risposta, però, è chiara: a lui l'ha detto Dio!
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